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Ansia: come gestirla

Ansia
Siamo convinti che l'ansia sia una cosa dannosa, una cosa dal quale liberarsi. Per questo combattiamo contro l'ansia. Ma la lotta non fa altro che alimentarla. Cosa fare?
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Cos'è l'Ansia

Ansia è una parola che è ormai entrata a far parte del linguaggio comune e viene impropriamente identificata come un’emozione. In realtà, l’ansia è una risposta fisiologica, emotiva e comportamentale che avviene in situazioni in cui percepiamo un pericolo.

Non mi dilungherò a parlare dell’ansia, ne ho parlato approfonditamente qui, ma è importante ribadire che essa è NORMALE

Tutti noi proviamo ansia e quest’ultima non può e non deve essere soppressa, perché sarebbe innaturale. Allo stesso tempo però, quando è troppa e non riusciamo a gestirla, possono venirci in aiuto delle tecniche cognitivo-comportamentali.

Come gestire l’ansia? Le Tecniche

La Mindfulness (che in inglese significa “consapevolezza”) è un approccio scientifico e metodologico per la gestione di pensieri ansiosi e depressivi, racchiuso in un protocollo chiamato Mindfulness-Based Stress Reduction (MBSR) -Riduzione dello Stress attraverso l’Attenta Consapevolezza. Deriva da pratiche meditative orientali conosciute da secoli. Attraverso la meditazione si mira al raggiungimento di uno stato di quiete e pace interiore che può rivelarsi solamente tramite la lunga pratica e la concentrazione. Portando l’attenzione al respiro e al momento presente, ci si focalizza sul lasciare andare i pensieri e le emozioni.

RILASSAMENTO MUSCOLARE PROGRESSIVO

Il Rilassamento Muscolare Progressivo è una tecnica psicofisiologica utilissima per favorire il rilassamento e gestire stress, tensioni e nervosismi. Muscolare perché coinvolge i muscoli e, attraverso l’alternarsi di fasi di contrazione e distensione muscolare, stimola il sistema nervoso. Progressivo perché coincolge progressivamente sempre più gruppi muscolari, partendo dalla parte inferiore e arrivando al viso.

Il Training Autogeno è, come il Rilassamento Muscolare Progressivo, una tecnica psicofisiologia che favorisce uno stato di profondo rilassamento. La tecnica consiste nella visualizzazione di alcune immagini mentali e, contemporaneamente, in autoistruzioni verbali unite ad un perenne focus attentivo sul proprio corpo. Il protocollo prevede 6 esercizi, determinati da altrettanti stimoli immaginativi. Abbiamo l’esercizio della pesantezza (che favorisce il rilassamento muscolare), l’esercizio del calore (che favorisce la vasodilatazione), del battito cardiaco (rallenta il sistema cardiovascolare), del respiro (respirazione e ossigenazione), del plesso solare (rilassa il sistema gastrointestinale) e e della fronte fresca (vasocostrizione e rilassamento superiore).

Come avrete avuto modo di notare, gli esercizi di respirazione sono presenti in tutte le precedenti tecniche. Questo perché il respiro è una componente fondamentale per l’autoregolazione fisiologica e la sua modulazione favorisce il rilassamento. Esistono numerosissimi esercizi di respirazione (diaframmatica, lenta, uniforme, consapevole, ecc..), ognuno con numerosi benefici psicofisiologici.

ASCOLTARE L'ANSIA, NOTARE I PENSIERI

Ascoltare l’ansia e notare i pensieri: più che una tecnica, questo è un atteggiamento. Infatti, quando siamo ansiosi, spesso cerchiamo di sopprimere l’ansia, perché non la vogliamo, è brutta e spiacevole. Ma sopprimerla non fa altro che accrescere la sua forza. Un atteggiamento più funzionale invece è quello ascoltare l’ansia, senza sopprimerla. Sentire le sensazioni corporee, stare con loro, accettarle. Inoltre, è fondamentale notare a cosa stiamo pensando mentre abbiamo l’ansia. Magari pensiamo possa esserci un pericolo, o che succederà qualcosa di brutto. Il passo successivo è quello di rendersi conto che sono proprio questi pensieri negativi a generare ansia. Cambiando i pensieri e trattandoli come pensieri e non come dato di fatto, anche l’ansia diminuirà, e ciò permetterà di ascoltarla. 

NON EVITARE

Un altro atteggiamento tipico quando si ha l’ansia è evitare le situazioni che la provocano. Se questo può sembrare logico, in realtà non fa altro che alimentare l’ansia. Più evito qualcosa, più confermo che quel qualcosa sia realmente pericoloso. Al contrario, dovremmo affrontare le situazioni temute, magari progressivamente, lentamente e con pazienza, ma senza mai evitare. Agire invece che evitare, permette infatti di esporsi all’ansia, abituarsi, e interrompe il circolo vizioso.

RIVOLGERSI AD UN PROFESSIONISTA

Non avere paura di rivolgerti ad uno Psicologo o Psicoterapeuta. Un professionista saprà certamente indicarti la via corretta e le tecniche più adatte per imparare a gestire l’ansia. 

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