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Cos'è l'Ansia e perché la proviamo?

L’ansia è uno stato psicofisiologico, una condizione nella quale tutti ci siamo trovati almeno una volta nella vita, e che sperimentiamo anche più volte durante la nostra esistenza. L’ansia è caratterizzata dalla presenza di pensieri negativi, accompagnati da emozioni di paura, preoccupazione, di perdita di controllo, e da stati fisiologici specifici (aumento della sudorazione, della pressione arteriosa ecc). In generale, possiamo affermare che l’ansia si genera quando veniamo sottoposti ad eventi stressanti, qualsiasi essi siano e di qualsiasi intensità.

L''Ansia è una risposta adattiva

L’ansia di solito viene descritta come qualcosa di negativo, di sbagliato, che non dovrebbe esserci: niente di più falso. 

L’ansia è un meccanismo di risposta e di adattamento alle variabili ambientali, funzionale per la sopravvivenza: ci permette di difenderci da eventuali pericoli, riconoscendoli e mobilitando le risorse del nostro organismo per fronteggiarli. A volte però, capita che questo meccanismo venga utilizzato in modo eccessivo e disfunzionale.

La tendenza a considerare pericoloso ogni evento, a prevedere scenari futuri negativi o catastrofici può tenerci ancorati a questa spirale di ansia, facendoci tenere le difese alzate nel tentativo di combattere un pericolo che non esiste. Da qui si determina l’ansia patologica.

 

I Sintomi dell'Ansia

Fisiologici
Cognitivi-Emotivi
Comportamentali

I Disturbi d'Ansia

Il termine “Ansia” viene usato spesso in maniera impropria: è necessario quindi distinguere l’ansia come stato psicofisiologico dai veri e propri disturbi d’ansia. Questi ultimi infatti, si distinguono per pervasività e compromissione funzionale di chi ne è affetto.

I Disturbi d’Ansia riconosciuti, diagnosticati e trattati dagli psicologi e psicoterapeuti di tutto il mondo sono principalmente i seguenti (dai quali escludiamo il Disturbo Ossessivo-Compulsivo che è da poco stato inserito in una diversa categoria diagnostica):

L'Ansia di avere l'Ansia

Noi esseri umani siamo straordinari: siamo gli animali più intelligenti del pianeta eppure siamo gli unici che finiamo sommersi nel circolo dell’ansia. Ebbene sì, l’ansia è un circolo: spesso infatti, il pensare che in una determinata situazione si possa avere ansia, causa ansia. Questo determina ciò che viene comunemente chiamato “ansia anticipatoria”, un meccanismo che genera un circolo vizioso asiogeno che si autoalimenta e che cronicizza i sintomi.

“Immaginate di essere seduti sul bordo di una vasca, circondati da squali, ma anche connessi a una macchina della verità estremamente sensibile. Dovete evitare a tutti i costi di manifestare qualunque sintomo di ansia. In caso contrario, il posto su cui siete seduti barcollerebbe e vi farebbe precipitare direttamente nella vasca degli squali. Cosa pensate che possa succedere? Come avrete già immaginato, è molto probabile che finirete con il provare ansia.”

ANSIA
Steven C. Hayes

Come si combatte l'Ansia?

La cosa principale da capire è che in realtà l’ansia non si combatte. Come detto, l’ansia è una risorsa, fa parte di noi come esseri umani. Quando però le conseguenze ansiose sono eccessive, pervasive e reiterate, può però essere necessario imparare delle tecniche per gestire e modulare la propria ansia.

Tali abilità possono essere sviluppate anche in autonomia: fitoterapia, meditazione, tecniche di respirazione, attività piacevoli, hobby, letture di libri sull’argomento. Sono molti i modi che abbiamo per rispondere ai momenti di stress che capitano nella nostra vita. Quando però questo non basta, può essere necessario rivolgersi a degli esperti.

Terapie Farmacologiche

I farmaci più comunemente prescritti per il trattamento dell’ansia sono le benzodiazepine dei composti che legandosi selettivamente ai recettori del GABA (imitandone l’azione) determinano una diminuzione dell’attività cerebrale e del rilascio di alcuni neurotrasmettitori. Sono considerati dei sedativi leggeri che determinano ansiolisi per disattivazione psichica. Ad alte dosi possono produrre sedazione e per questo utilizzati anche nell’induzione del sonno.

Sono noti per causare sintomi di astinenza simili all’astinenza da barbiturici e da alcol, e una sindrome di astinenza grave può durare per mesi e anni per circa il 15% degli utenti.

Psicoterapia

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (come la ACT) e le psicoterapie di terza generazione (ovvero tutte terapie basate sulle evidenze) si sono dimostrate ampiamente efficaci nella gestione dell’ansia. Gli effetti benefici di un percorso terapeutico sono paragonabili agli psicofarmaci (ma senza effetti collaterali).

Il focus sui pensieri, le emozioni e i comportamenti, l’esplorazione dei pattern disfunzionali che cronicizzano il circolo ansioso: sono tutti elementi che verranno attenzionati dal terapeuta.