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Le Dipendenze Patologiche

Il concetto di dipendenza patologica, è stato generalmente associato all’assunzione di sostanze stupefacenti di varia natura e ad azione psicotropa; anche nell’ultima versione del DSM, la nozione di dipendenza sottintende l’uso di sostanze psicoattive. Nella letteratura scientifica, si evidenzia una notevole confusione nell’uso dei termini addiction e dependence, tradotti in italiano con la stessa parola, “dipendenza”. La prima grande distinzione va fatta tra dipendenza e abuso: si può abusare di sostanze o di oggetti senza però sviluppare dipendenza. La seconda grande distinzione va fatta tra le cosiddette “dipendenze da sostanze” (come ad esempio da alcol o da droghe) e le dipendenze comportamentali, tra i quali possiamo citare il gioco d’azzardo patologico e le nuove dipendenze tecnologiche (come quelle da internet o da videogames). 

A titolo esemplificativo (e non per niente esaustivo), o di seguito raggruppato delle macro-categorie utili per poter definire i principali tipi di dipendenza:

Dipendenza da Sostanze

Sostanze che, per le loro proprietà molecolari, agiscono sul sistema nervoso, alterando l’equilibrio psicofisico dell’organismo, che causano assuefazione, tolleranza e craving, ovvero desiderio incontrollabile di assumere quella sostanza.

Dipendenze Comportali

Il concetto di dipendenza comportamentale è nuovo in psicologia, introdotto nel 2013. A queste, si aggiungono le cosiddette “Dipendenze Tecnologiche“. A differenza della dipendenza da sostanze, la dipendenza comportamentale si caratterizza per il coinvolgimento di pulsioni “naturali” (cibo, sesso, affettività, ecc). Ciò che definisce la patologia è il grado di compromissione funzionale che tali pulsioni hanno nell’individuo.  

Dipendenza Tecnologiche

Incluse nelle nuove dipendenze comportamentali, le ho separate da queste ultime poiché condividono la caratteristica di derivare dall’uso smodato e disfunzionale della tecnologia. Come per le altre dipendenze comportamentali, anche in questo caso non è l’uso in sé che è patologico, ma il grado di compromissione funzionale e le conseguenze che l’uso della tecnologia comporta all’individuo.

Caratteristiche delle Dipendenze

Indipendentemente dal tipo di classificazione utilizzata, tutte le forme di dipendenza presentano le seguenti caratteristiche:

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A questi, possiamo aggiungere le conseguenze disfunzionali sulla vita dell’individuo, come l’alta possibilità di recidive, la persistenza della condotta dipendente nonostante le conseguenze, il conflitto interiore che ne deriva, il discontrollo emotivo e l’instabilità dell’umore (con rabbia e irritabilità a far da padroni). Spesso la dipendenza è associata ad altre psicopatologie come ansia, depressione, disturbi del sonno o disturbi di personalità, e comporta difficoltà relazionali, lavorative o scolastiche (oltre che essere spesso associata ad un disagio economico). 

Come si combatte la Dipendenza?

Il trattamento principale per contrastare le dipendenze patologiche è quello psicoterapeutico e farmacologico (anche in combinazione). In base al tipo di dipendenza, lo specialista saprà indicare qual è il trattamento d’elezione. Un fattore importantissimo è però la motivazione: senza di questa, il trattamento avrà risultati inferiori o persino nulli. Un  ruolo importante è inoltre svolto dal contesto di vita: coinvolgere attivamente tutti i familiari e gli amici nel processo di guarigione è importantissimo per favorire il cambiamento ed evitare le ricadute. 

Terapie Farmacologiche

La terapia farmacologica viene usata, prevalentemente, per gestire i sintomi dell’astinenza e prevenire le ricadute. In primo luogo, quindi, i farmaci aiutano a eliminare i sintomi dolorosi che si manifestano durante la disassuefazione e a evitare che si ricominci ad assumere la sostanza: questo non costituisce, in sé, il trattamento, ma rappresenta un primo passo indispensabile per il cambiamento. I disturbi psicologici eventualmente compresenti, inoltre, potrebbero contribuire al mantenimento della dipendenza: il loro trattamento è un ulteriore obiettivo che facilita la disassuefazione.

Psicoterapia

La Psicoterapia Cognitivo-Comportamentale (come la MCT) e le psicoterapie di terza generazione (ovvero tutte terapie basate sulle evidenze) si sono dimostrate ampiamente efficaci nella gestione e nel trattamento delle dipendenze. Gli effetti benefici di un percorso terapeutico sono paragonabili agli psicofarmaci (ma senza effetti collaterali).

Il focus sul craving, sulle strategie metacognitive (rimuginio e ruminazione desiderante), sui fattori comportamentali (come impulsività, sensation seeking) e sugli schemi di personalità (insicurezze, visioni di sé, ansie) sarà il principale obiettivo del trattamento.